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2022-12-20 15:37:33
Martedì 15:41:49
Dicembre 20 2022

Gli Stati membri concordano nuove norme per ridurre le emissioni di metano

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Il Consiglio ha raggiunto un accordo (orientamento generale) sulla proposta di monitorare e ridurre le emissioni di metano nel settore dell'energia. Il testo è il primo del suo genere e rappresenta un contributo fondamentale all'azione per il clima, in quanto il metano è il secondo gas a effetto serra più importante dopo il biossido di carbonio.

Il metano è un potente gas a effetto serra, responsabile di circa il 30% dell'attuale riscaldamento globale. Questo regolamento ci aiuterà a capire da dove provengono le emissioni di metano e a contrastarle in modo efficace. Ciò ci consentirà di rispettare gli impegni assunti nell'ambito dell'impegno mondiale sul metano, ovvero ridurre le emissioni di metano del 30% entro il 2030. Jozef SÍKELA, ministro ceco dell'Industria e del commercio

La proposta introduce nuovi requisiti per i settori del petrolio, del gas e del carbone al fine di misurare, comunicare e verificare le emissioni di metano agli standard più elevati. I gestori dovranno documentare attentamente tutti i pozzi e le miniere, tracciarne le emissioni e adottare misure di mitigazione adeguate per prevenire e ridurre al minimo le emissioni di metano nelle loro operazioni.

L'orientamento generale chiarisce globalmente le disposizioni della proposta e tiene conto dei diversi tipi di infrastrutture come le piattaforme offshore, i gasdotti sotterranei o le reti di distribuzione. Consente inoltre di utilizzare vari dispositivi impiegati per misurare le emissioni e introduce flessibilità in specifiche circostanze nazionali o geologiche.

Settore del petrolio e del gas

I gestori dovranno misurare le emissioni di metano e redigere relazioni sulle stesse, che saranno controllate da verificatori indipendenti accreditati.

In base alle nuove norme, i gestori dovranno rilevare e riparare le fuoriuscite di metano. Dovranno inoltre effettuare indagini sulle fuoriuscite di metano in diversi tipi di infrastrutture a intervalli prestabiliti, utilizzando dispositivi con i limiti minimi proposti per il rilevamento delle fuoriuscite.

I gestori dovranno quindi riparare o sostituire tutti i componenti che presentano fuoriuscite al di sopra di determinati livelli immediatamente dopo il rilevamento ed entro cinque giorni per un primo tentativo e 30 giorni per una riparazione completa. I gestori si occuperanno in via prioritaria delle fuoriuscite più grandi. I pozzi offshore di petrolio e gas di profondità superiore a 700 metri saranno esentati, in quanto le emissioni provenienti da tali profondità hanno un potenziale limitato di raggiungere l'atmosfera e la metodologia per misurare adeguatamente le emissioni provenienti da tali pozzi è insufficiente.

L'orientamento generale aumenta i limiti di rilevamento e le soglie di riparazione, al fine di aumentare l'efficienza nell'affrontare volumi significativi di fuoriuscite anziché un numero maggiore di piccole fuoriuscite che rappresentano quote di emissioni inferiori.

Le pratiche di rilascio e combustione in torcia, che rilasciano metano nell'atmosfera, saranno vietate tranne in circostanze eccezionali rigorosamente definite, come la costruzione, la riparazione, la dismissione, la sicurezza o il collaudo dei componenti. Il divieto si applicherà immediatamente all'entrata in vigore del regolamento. Nel caso in cui la sua attuazione non sia possibile a causa di ulteriori requisiti come la procedura di autorizzazione o qualora l'indisponibilità di apparecchiature provochi un ritardo eccezionale, l'attuazione del divieto può essere rinviata al massimo di due anni.

Anche i pozzi inattivi emettono metano. Gli Stati membri elaboreranno e pubblicheranno un inventario di tutti i pozzi inattivi, i pozzi tappati temporaneamente e i pozzi tappati permanentemente e abbandonati registrati. L'orientamento generale prevede un approccio più graduale per gli Stati membri con un numero molto elevato di pozzi (40 000 o più). Gli Stati membri elaboreranno piani di mitigazione per bonificare, risanare e tappare permanentemente i pozzi inattivi e i pozzi tappati temporaneamente. I pozzi offshore situati a una profondità dell'acqua compresa tra 200 e 700 metri possono essere esentati in circostanze specifiche.

Settore del carbone

Nel settore del carbone gli Stati membri dovranno misurare e comunicare costantemente le emissioni di metano prodotte dalle miniere sotterranee in esercizio e dalle miniere a cielo aperto. Dovranno stilare un inventario pubblico delle miniere chiuse e abbandonate da 50 anni e misurarne le emissioni.

Saranno vietati la combustione in torcia a partire dal 1º gennaio 2025 e il rilascio nelle miniere di carbone che emettono oltre 5 tonnellate di metano per chilotonnellata di carbone estratto a partire dal 1º gennaio 2027 e nelle miniere che emettono oltre 3 tonnellate di metano per chilotonnellata di carbone estratto a partire dal 1º gennaio 2031.

Il rilascio e la combustione in torcia delle miniere chiuse e abbandonate saranno vietati a partire dal 1º gennaio 2030.

Emissioni di metano al di fuori dell'UE

Saranno tracciate anche le emissioni di metano delle importazioni di energia dell'UE. Le nuove norme proporranno strumenti di monitoraggio globali che aumenteranno la trasparenza delle emissioni di metano derivanti dalle importazioni di petrolio, gas e carbone nell'UE, il che consentirà alla Commissione di prendere in considerazione ulteriori azioni in futuro. La creazione di due strumenti mostrerà le prestazioni e gli sforzi compiuti dai paesi e dalle imprese energetiche in tutto il mondo per ridurre le loro emissioni di metano.

Contesto

Il Consiglio avvierà ora negoziati con il Parlamento per trovare un accordo su un testo definitivo.
Il 15 dicembre 2021 la Commissione ha presentato la proposta di regolamento sulla riduzione delle emissioni di metano nel settore dell'energia, come seconda parte delle proposte legislative nell'ambito del pacchetto "Pronti per il 55%", con l'obiettivo di attuare il Green Deal europeo per conseguire la neutralità climatica nell'Unione entro il 2050.

La proposta fa seguito alla visione strategica definita nella strategia dell'UE sul metano nel 2020. In occasione della conferenza delle Nazioni Unite sul clima (COP 26) del 2021, l'UE ha lanciato l'impegno mondiale sul metano in partenariato con gli Stati Uniti, in virtù del quale oltre 100 paesi si sono impegnati a ridurre le loro emissioni di metano del 30% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2020.



Source by Redazione

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